Dalla mostra
"Tazio a Quercianella
Nuvolari a Livorno"
a cura di Luigi Ciompi
Estate 2001
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VII CIRCUITO DEL MONTENERO (1927)
Coppa Montenero: gli iscritti
Categoria fino a 1100 cmc:
1) Tassara Filippo - Derby
2) Zampieri A. - Amilcar
3) Clerici A.- Salmson
4) Pecoraro G.- Salmson
Categoria fino a 1500 cmc:
5) Valle Francesco - Bugatti
6) Cirio U. - Bugatti
7) Toti R.- Bugatti
8) Bellotti - Bugatti
9) Caliri A.- Bugatti
10)Borgatta - Bugatti
11)Ganeletti C.- Bugatti
12)Nenzioni - Bugatti
13)Coilbert- Bugatti
14)Marano S. - Bugatti
15)Pastore Cesare - Bugatti
16)Romano S. - Bugatti
17)Piolanti D. - O. M.
18)Borzacchini Baconin - Maserati
19)De Sterlick - Maserati
20)Franchetti - Maserati
21)Valpreda F. – Chiribiri
Categoria fino a 2000 cmc:
22)Niccoli - Diatto
23)Materassi E.- Bugatti
24)Alverà G. - Bugatti
25)Cortese F. - Itala
26)Maggi Aymo - Bugatti
27)Pugno Umberto - Bugatti
28)Bona G. - Bugatti
29)Cappellini – Bugatti
Categoria oltre 2000 cmc:
30)Bertocci - Alfa Romeo
31)Presenti - Alfa Romeo
COPPA CIANO: gli iscritti
Categoria fino a 1100 cmc:
1)Spongia M. - Salmson
2)De Biasio - Amilcar
3)Princ. Sarigliano- X
Categoria fino a 1500 cmc:
4)Santolini - Chiribiri
5)Beretta - Bugatti
Categoria fino a 2000 cmc:
6)Piolanti Dario - O. M.
7)Bruneri - Ceirano
8)Cortese F. - Itala
9)Cirio N. - Itala
10)Valle F. - Bugatti
11)Niccoli - Diatto
12)X - Diatto
13)X - O. M.
14)X - O. M.
15)X - O. M.
16)X - Diatto
Categoria oltre 2000 cmc:
17)Brivio - Talbot
18)Materassi - Itala
19)Romponi - Alfa Romeo
20)X - Alfa Romeo
21)X - Alfa Romeo
22)X - Alfa Romeo
23)Pintacuda - Alfa Romeo
24)Pastore - Lancia
25)Pieranzi - Chrysler
Anche quest’anno l’Automobile Club di Livorno ha lanciato, per il 14 e 15 agosto, due importantissime gare automobilistiche che rappresentano il principale avvenimento della Toscana sportiva. In sei anni di paziente lavoro, senza badare a sacrifici, con un programma tracciato ben chiaro e senza finzioni, l’Automobile Club di Livorno è uscito ad imporre la sua attività sportiva. Dalla prime corse organizzate con un patrimonio di buona volontà invalutabile ma con limitate disponibilità finanziarie, si è aggiunti a questo 1927 che segnerà una tappa per servire al nuovo lancio delle manifestazioni a venire.
LA VII COPPA MONTENERO (1927)
La prima edizione di questa gara risale al 25 settembre 1921 quando lo sportman sig. Paolo Fabbrini volle lanciare una corsa automobilistica per dimostrare che anche a Livorno poteva organizzarsi un circuito automobilistico di una certa importanza. Corrado Lotti sopra un Ansaldo segnò per primo il nome fra i vincitori. La I Coppa Montenero non vide gli assi del volante ma un nucleo di appassionati guidatori che si contesero fino sul traguardo di arrivo la vittoria. Dal 1921 ad oggi si è raggiunta una mèta che sembrava quasi impossibile. Nel 1922 la Coppa Montenero lascia di fuori, come percorso, il tratto fino a Barriera Regina Margherita e si svolge sul classico circuito del Romito fino ad Ardenza Mare un percorso che è rimasto invariato fino ad oggi e che è considerato difficile senza essere pericoloso, pieno di bellezze naturali. Il Conte Carlo Masetti, con la sua fida Bugatti, emulando il valoroso fratello raggiunse una velocità insperata, aggiudicandosi la “IIa Montenero”. Materassi, che doveva divenire uno dei più forti guidatori nazionali, non fu fortunato. Il fiorentino, infatti, pilotando una macchina inadeguata alla sua valentia si trovò subito in ritardo sugli altri e preferì rinunciare alla gara.
Vi erano già dei nomi che avevano intuito nel circuito della Montenero, uno dei più classici percorsi: Balestrero, Lotti, Bonamico, Beccaria, Cercignani, Ardizzone.
Il livornese Razzauti si aggiudica la Coppa Montenero nel 1923, superando, con una regolarità da guidatore espertissimo, Materassi, Brilli Peri, Cercignani, Masetti, Balestrero, per non citare che i migliori.
La IV Coppa Montenero, assente Materassi, vede facile vincitore Balestrero davanti a Zaniratti che lo aveva tallonato per tutto il percorso, soccombendo per appena 50 secondi. Materassi, trovata la macchina rispondente al suo desiderio di velocista e alla sua alta classe di guidatore, trionfa nella “V Montenero”, distanziando gli altri concorrenti che sono i migliori guidatori d’Italia e trionfa pure lo scorso anno nella “VI Montenero”, battendo Maggi, col quale aveva impegnato una rude sebbene cavalleresca lotta sull’arduo circuito. La “VI Montenero” fu un trionfo sportivo e tutti i giornali della penisola riconobbero l’incontrastato successo della bella manifestazione toscana e la perfetta organizzazione di tutti servizi. Siamo alla settima edizione. Confermato il premio per il 1° assoluto in L. 50.000, troviamo L. 20.000 di premi per ciascuna delle tre classi e numerosi premi speciali. Anche quest’anno i migliori guidatori d’Italia saranno presenti per affermare la loro valentia su questo circuito che l’on. Ferretti presidente del C.O.N.I., definiva “banco di prova per uomini e motori”. Materassi e Maggi aprono la lista e il fatto è significativo. I due antagonisti si troveranno di nuovo sulle rampe del Savolano e del Romito per contendersi la vittoria. Il duello di quest’anno, riteniamo, non terminerà tanto presto come nel 1926.
PRIMA COPPA CIANO (1927)
L’Automobile Club Livorno, non poteva rimanere assente nelle gare per vetture da turismo. Dopo la Coppa Montenero, farà disputare la I Coppa Ciano, per la conquista del trofeo donato dall’Eroe di Buccari.
La Coppa Ciano si svolgerà sullo stesso percorso della Montenero: 10 giri del circuito con un percorso di km 225.
Le automobili correranno distinte nelle quattro classi 1100, 1500, 2000, oltre 2000. Anche questa gara è stata dotata di premi rilevanti e cioè:
L.10.000 al primo assoluto; L.8.000 di premi per ciascuna delle quattro classi, oltre i premi speciali.
(Da “R.A.C.I.”, Settimanale dell’Automobil Club Italiano, 1927)
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VII CIRCUITO DEL MONTENERO - I COPPA CIANO (1927)
LE MANIFESTAZIONI DELL’ A.C. DI LIVORNO.
Le due gare indette dal Sodalizio Livornese hanno ottenuto un successo di gran lunga superiore ad ogni aspettativa. La Coppa Montenero e la Coppa Ciano, rimarranno nella storia sportiva automobilistica della Toscana come esempio di organizzazione e l’ottima riuscita servirà agli appassionati sportmens livornesi quale sprone a perseverare anche per l’avvenire.
Le Autorità cittadine hanno dimostrato la loro tangibile adesione, sia aiutando l’A.C. Livorno prima delle gare, sia presenziandole. Sua Eccellenza medaglia d’oro Costanzo Ciano, insieme al Prefetto e al Podestà, hanno seguito le due competizioni con vero amore, rallegrandosi con i dirigenti per l’ottima riuscita. Alla Coppa Montenero assisté anche il Presidente del C.O.N.I. Gr. Uff. On. Lando Ferretti e il Direttore Generale del R.A.C.I. Marchese Avv. Sommi Picenardi.
Starter delle due manifestazioni fu la signorina Maria Ciano, figlia del nostro amato Ministro delle Comunicazioni.
VII Coppa Montenero.
Il 14 agosto si è svolta questa classica competizione che ha raccolto i migliori guidatori d’Italia e si sono dovute lamentare poche assenze dovute a causa di forza maggiore.
La lotta fra Materassi e Maggi, rimasta aperta su questo aspro percorso fino dal 1926, è venuta a mancare per l’assenza di Maggi impegnato, proprio nello stesso giorno, in una partita d’onore. La partenza è stata data alle ore 9 precise a cominciare dalla classe 1500. È partito da poco l’ultimo concorrente, Bertocci, che già si annuncia dai collegamenti telefonici di Calafuria e Antignano, l’arrivo del primo concorrente. Il carosello delle macchine si inizia subito a grandi velocità e si ha così una diretta dimostrazione dell’avvenuto miglioramento del percorso, sia come fondo stradale, sia per il fissaggio eseguito su tutti i 22 km del circuito. Il record del 1926 detenuto da Materassi in 17’11” è subito abbassato al primo giro dallo stesso Materassi, il quale compie il percorso in 16’34”3. Materassi compirà poi tutti i 10 giri in un tempo inferiore ai 17’. Il record del 1926 è stato del resto abbassato da numerosi concorrenti: Borzacchini, Nuvolari e Cortese hanno dimostrato che quest’anno il circuito si poteva girare in meno di 17’.
Il comando della corsa è preso da Materassi che gira con uno stile da fuori classe, dimostrando una netta superiorità di guida. Soltanto Nuvolari e Cortese cercano di emularlo; ma la differenza del mezzo meccanico, impedisce loro di avvicinarsi al vincitore, per il 3° anno della Coppa Montenero. Dietro Materassi si svolge una lotta strenua fra Borzacchini e Marano; la differenza fra i due si legge sul quadrante dei minuti secondi.
Lo scoppio di una gomma, avvenuto al 7° giro, mette Borzacchini nello stato di inferiorità e così Marano, che ha girato con una regolarità cronometrica, può aggiudicarsi il 2° posto per soli 7” sul valoroso Borzacchini. Non possiamo dimenticare la bella corsa di Nuvolari e di Cortese. Il popolare Tazio perde 7’ al 4° giro per rifornire di acqua il suo radiatore e non può rifarsi del grave handicap anche perché impossibilitato, dopo la caduta della domenica precedente alla IV Coppa del Mare, a valersi di tutti i suoi mezzi fisici. Cortese ha perduto 10 minuti dopo il primo giro per cambiare le candele. Per nulla impressionato di questo gravissimo ritardo iniziale, ha spinto la propria macchina furiosamente, abbordando le curve con singolare audacia e registrato il suo giro più veloce in 16’50”2/5. Nella classe 1500 erano comprese le macchine di cilindrata 1100, nella quale l’ottimo Zampieri con la sua piccola “Amilcar” ha conquistato il primo posto nell’ottimo tempo di 3 ore, 8’ e 47”.
La classifica finale è risultata la seguente:
Classe 1500:
Marano (Bugatti), in 2h.59’46”1/5;
Borzacchini (Maserati), in 2h.59’53”2/5;
Valpreda (Chiribiri), in 3h.03’05”3/5;
Zampieri (Amilcar), in 3h.08’47”;
Romano (Bugatti), in 3h.10’54”3/5;
Tassara (Derby), in 3h.18’10”;
Gambetti (Bugatti), in 3h.26’03”2/5.
Si sono ritirati per pannes normali:
Borgatta (Bugatti) al 5° giro
Toti (Chiribiri) al 6° giro
Pastore (Bugatti) al 6° giro
Brivio (Derby) al 4° giro
Pecoraro (Salmson) al 7° giro
Franchetti (Maserati) al 6° giro
Biondetti (Salmson) al 9° giro
Classe 2000 cmc:
1) Materassi (Bugatti), in 2h.47’18”;
2) Nuvolari (Bugatti), in 3h.00’49”3/5;
3) Cortese (Itala), in 3h.02’27”4/5;
4) Caliri (Bugatti), in 3h.13’08”;
5) Piolanti (O.M.), in 3h.14’11”4/5
ritirato De Sterlich (Maserati) al 6° giro.
Classe oltre 2000 cmc:
Bertocchi (Alfa Romeo) in 3h.26’.
Ritirato Presenti (Alfa Romeo) al 2° giro.
I premi speciali sono assegnati:
Coppa del Commissario Sportivo del R.A.C.I., Coppa Montenero e Medaglia grande del C.O.N.I.: Materassi.
Coppa dell’Automobile Club, alla Casa avente il maggior numero di vetture classificate in tempo massimo: Bugatti.
Coppa dell’Automobile Club alla Casa costruttrice della macchina vincitrice della Coppa Montenero: Bugatti.
Medaglia d’oro al concorrente del giro più veloce: Materassi.
Medaglia d’oro al concorrente che abbia abbassato il record del giro 1926: Materassi.
Medaglia di S. M. il Re al conducente Franco Cortese primo classificato fra i soci dell’Automobile Club Livorno.
Medaglia d’oro ai meccanici Baroncini Modesto e Morini Tito.
Record
Nella VII Montenero venne battuto il record del giro (VI Montenero: Materassi, in 17’11”) da Materassi in 16’34” alla media di km 81.488.
Vennero pure abbassati i record:
-classe 1° da 3h.03’24” a 2h.59’46”. 1/5 (Marano);
-classe 2° da 3h.11’19”1/5 a 2h.47’18”. (Materassi);
-vincitore assoluto da 2h.55’.19”2/5 a 2h.47’18” (Materassi).
(Da: “A.C.I.”, Rivista Dell’Automobil Club Italiano, 1927)
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VII CIRCUITO DEL MONTENERO (1927)
Alla settima edizione della Coppa Montenero, malgrado sia venuto a mancare l’atteso duello Maggi-Materassi che avrebbe rappresentato il maggior motivo di interesse, non è mancato il successo degno delle tradizioni dell’importante gara livornese, alla cui buona riuscita l’A.C. di Livorno ha dedicato generosamente le maggiori cure.
Il percorso della gara è uno dei più difficili, ricco com’è di curve spesso veramente difficili e di brevi ma aspri dislivelli; il pubblico è accorso in grande numero ad assistere all’avvenimento e non ha certo lamentato la mancanza di interesse ed emotività dello spettacolo, perché la corsa ha avuto uno svolgimento vivacissimo, per l’ardore con cui i migliori concorrenti hanno lottato per assicurarsi il successo o almeno i più onorevoli piazzamenti.
La gara ha adunato 23 concorrenti e precisamente: Borgatta (Bugatti), Marano (Bugatti), Tassara (Derby), Toti (Chiribiri), Gambetti (Bugatti), Valpreda (Bugatti), Pastore (Bugatti), Brivio (Derby), Pecoraro (Salmson), Borzacchini (Maserati), Pintacuda (Maserati), Zampieri (Amilcar), Romano (Bugatti), Biondetti (Salmson), Violani (O.M.), Materassi (Bugatti), Caliri (Bugatti), De Sterlich (Maserati), Nuvolari (Bugatti), Cortese (Itala), Cappellini (Bugatti), Presenti (Alfa Romeo), Bertocci (Alfa Romeo).
Emilio Materassi, che in assenza di Maggi era partito grandemente favorito, ha conseguito un successo pienamente meritato e non del tutto facilissimo come si potrebbe credere a prima vista. Innanzitutto, Tazio Nuvolari, benché ancora sofferente alla spalla per una caduta recente, ha saputo mantenersi a lungo nell’immediata scia del fiorentino, rappresentando per questi una minaccia di cui si doveva tener conto; in secondo luogo e questo vale più di qualunque altra considerazione ad illustrare degnamente il valore del successo di Materassi, questi ha largamente battuto i record precedenti tanto sul giro quanto sul percorso totale, ottenendo medie veramente spettacolose. Successo dunque doppiamente meritato; Materassi ha condotto con la sua solita ammirevole sicurezza la Bugatti ad un nuovo successo di notevole importanza, ed i nuovi record stabiliti pur in mancanza di avversari particolarmente minacciosi, rappresentano un nuovo titolo di merito tanto per il formidabile pilota fiorentino quanto per la Bugatti che riprende regolarmente a vincere sui più disparati percorsi.
Se la gara di Materassi ha saputo destare i maggiori entusiasmi nel pubblico, non è certo il caso di dire che la corsa degli altri concorrenti sia rimasta all’ombra, tutt’altro, perché tanto nella classe 2000 cmc quanto nelle 1500 cmc la lotta ha avuto varie vicende, per il piazzamento d’onore nella prima, e per il successo della seconda. Nuvolari che abbiamo ricordato essere in minorate condizioni fisiche, si è battuto da leone, tutto osando lungo il difficilissimo percorso, e benché ritardato da un cambio di candele, ha saputo classificarsi al secondo posto di categoria ed al quarto assoluto, separato dal secondo e dal terzo classificato (precisamente Marano e Borzacchini) da pochissimi secondi. Una prova largamente superiore all’attesa ha fornito il livornese Franco Cortese, che portava al debutto la nuova Itala 61 sport, con due alberi a camme in testa; un chassis che pur essendo stato concepito e creato per gli appassionati di turismo veloce sembra capace di rivaleggiare con le macchine speciali da corsa. Ritardato in partenza da un banale inconveniente all’accensione, che gli causò un ritardo di quattro preziosi minuti, il livornese si gettò all’inseguimento, e se questo non poté essere coronato dal successo più completo, valse però a mettere in bellissima luce le insospettate qualità della nuova Itala classificata ad un quinto posto assoluto con un tempo che tenuto conto dell’iniziale ritardo, è veramente degno della più incondizionata ammirazione. Dalla Itala a due assi a camme, è lecito attendersi in un prossimo avvenire le più smaglianti affermazioni. Franco Cortese, giovane pilota già affermatosi in diverse occasioni, sul famigliare percorso ha saputo dare una lusinghiera dimostrazione delle sue ottime qualità, e può essere oggi indicato come una delle nostre migliori promesse. Il messinese Caliri, irruente come al solito, non ha saputo ottenere quell’affermazione cui egli può degnamente aspirare, ritardato come fu da frequenti incidenti. Dove la lotta assunse aspetti di grande emotività fu nella categoria 1500 cmc. Borzacchini, sulla Maserati 1500, indubbiamente la più indovinata creazione del costruttore bolognese, era partito coi maggiori favori del pronostico, suggerito dalla notoria sua eccelsa classe di pilota quanto dalle doti della macchina; ed infatti sino a quando Borzacchini non ebbe a lamentare noia alcuna, apparve al comando della categoria e validamente nella immediata scia di Materassi; ma al sesto giro una foratura di gomma capitatagli in una scabrosa posizione del percorso, lo ritardò notevolmente, lasciando così il primato al siciliano Marano su Bugatti normale; cambiata la ruota, Borzacchini riprese la corsa con tre minuti di ritardo, gettandosi all’inseguimento con tutta l’irruenza possibile e con una sicurezza smagliante.
Ad ogni giro il distacco fra i due avversari diminuiva, ma l’audacia di Borzacchini e le risorse della macchina non potevano annullare completamente il distacco, cosicché al traguardo ancora sette secondi erano segnati in favore di Marano. Non è chi non veda come il successo di Marano sia stato favorito dalla sfortuna che ha colpito l’avversario; ad ogni modo è lecito affermare che Marano è apparso degno successore di Borzacchini, dimostrando reali qualità di pilota freddo, sicuro, e padrone della sua macchina. Il suo secondo posto assoluto premia dunque un pilota la cui grande passione unita ad indubbie qualità di guidatore, sapranno condurre rapidamente nei ranghi principali dell’automobilismo italiano. Di Borzacchini e della Maserati si può tranquillamente affermare che erano apparsi degni del successo; la sfortuna ha voluto colpire ancora una volta il pilota ternano ed il costruttore bolognese, ma il loro buon nome non viene meno per questo. Un ottima corsa ha fornito l’appassionato Valpreda su Chiribiri, mentre Zampieri ha confermato le previsioni che lo volevano vincitore fra le macchine di 1100 cmc. Il veronese non ha però potuto battere il precedente record in possesso dalla Salmson di Borzacchini, forse a causa di un pericoloso scarto della sua Amilcar dinanzi alle tribune per uno scoppio di gomma. In complesso la VII Coppa Montenero, si è conclusa nel modo più soddisfacente anche dal lato tecnico e sportivo, il primo rappresentato dal crollo dei record per opera delle Bugatti di Materassi e di Marano, e dalla Maserati di Borzacchini sul giro della 1500 cmc, il secondo per la vivace battaglia svoltasi senza dar luogo al minimo incidente, malgrado le grandi difficoltà del percorso. All’avvenimento presenziavano S.E. il Ministro Ciano e l’on. Lando Ferretti presidente del C.O.N.I. Starter la gentile signorina Ciano; cronometrista preciso e sollecito di informazioni verso la stampa il Rag. Radice.
Le classifiche:
Classe 1500 cmc:
1) Marano su Bugatti che ha compiuto i km 225 del percorso in 2h.59’46”1/5 alla velocità media di km 75.095 all’ora (record). Record precedente: Valpreda su Chiribiri (1926) in 3h.11’19” a km 70.562 all’ora;
2)Borzacchini Baconin su Maserati in 2h.59’53”;
3)Valpreda Federico su Chiribiri in 3h.03’05”3/5;
4)Zampieri Alfonso su Amilcar (1° della classe 1100 cmc.) in 3h.08’47” alla velocità media di km 71.510 all’ora (record in vigore: Borzacchini su Salmson (1926) in 3h.03’21” a km 73.605 all’ora);
5)Romano su Bugatti in 3h.10’54”3/5;
6)Tassara su Derby (2° della classe 1100 cmc.) in 3h.18’10”;
7)Gambetti su Bugatti in 3h.26’03”2/5.
Giro più veloce: il 6° di Borzacchini su Maserati in 17’02”2/5 a km 79.225 all’ora (record). Record precedente: Pecoraro su Bugatti 1926, in 18’27”3/5 a km 73.131.
Classe 2000 cmc:
1. Materassi Emilio su Bugatti che ha compiuto i km 225 del percorso in 2h.47’18” alla velocità media di km 80.693 all’ora “record assoluto”. Record precedente: Materassi su Itala (1926, in 2h.55’19”2/5 a km 78.564 all’ora;
2. Nuvolari Tazio su Bugatti in 3h.00’49”3/5;
3. Cortese su Itala in 3h.02’27”4/5;
4. Caliri su Bugatti in 3h.13’08”;
5. Violanti su O.M. in 3h.14’11”4/5.
Giro più veloce: il 4° di Materassi su Bugatti in 16’34” a km 81.488 all’ora (record assoluto). Record precedente: Materassi su Itala 1926, in 17’11” a km 78.564 all’ora.
Classe oltre 2000 cmc:
1. Bertocci su Alfa Romeo che ha compiuto i km 225 del percorso in 3h.26” alla velocità media di km 65.533 all’ora.
Giro più veloce: il 2°di Presenti su Alfa Romeo in 18’08”2/5 a km 74.421 all’ora.
I COPPA CIANO (1927)
Sullo stesso percorso del Montenero a sulla medesima distanza di 225 km si è svolta lunedì 15 agosto la prima Coppa Ciano per macchine della categoria sport nelle quattro classi 1100, 1500, 2000 e oltre i 2000 cmc.
Solamente 14 concorrenti hanno preso la partenza, data dalla signorina Ciano; l’esiguo gruppo dei concorrenti comprendeva però uomini e macchine di valore che lasciavano sperare in una lotta interessante e molto incerta nell’esito. In effetti la corsa ha avuto fasi del più vivo interesse, per il duello subito iniziato fra l’Itala di Franco Cortese e le Alfa Romeo 1500. Il livornese, sicuro conoscitore del percorso e forte della sua macchina velocissima, pronta nella frenata e di ottima stabilità, ha saputo mantenersi a lungo al comando della veloce galoppata, riconfermando la bellissima prova del giorno precedente; il suo vantaggio sull’Alfa Romeo era tale da permettergli il cambio di una ruota senza perdere il comando della corsa, ma quando sembrava ormai aver superato il momento critico, l’Itala denunciava un difetto di funzionamento, causato forse da uno sforzo eccessivo per riguadagnare terreno sulle minacciose avversarie, e doveva terminare la corsa lentamente, lasciando libero il passo alle due Alfa Romeo 1500 di Marinoni e di Presenti.
Malgrado la sconfitta, la nuova Itala 61 a due assi a camme in testa ha saputo compiere una prova del più vivo interesse, e non le mancheranno certo le occasioni per tentare la rivincita. Il terzetto delle Alfa Romeo 1500, composto da Marinoni, Presenti e Canavesi, ha naturalmente dominato nella sua classe, puntando anche verso il successo assoluto che come si vede non è mancato. Era dapprima Canavesi che assumeva il comando, tallonato da Marinoni e Presenti, Marinoni, la cui tattica di attesa ha dato i migliori frutti, ha preso il posto di Canavesi non appena questi ha dovuto abbandonare per cause imprecisate da allora ha avuto inizio il breve ma violentissimo duello fra il pilota lombardo ed il livornese e Marinoni ha dato fondo alle sue risorse di guidatore espertissimo, dall’audacia cosciente, dall’irruenza tenuta in freno da una profonda conoscenza delle possibilità della macchina, riuscendo alla fine ad avere ragione del valoroso binomio avversario. Anche Presenti ha ottimamente difeso il buon nome di Alfa Romeo, mantenendosi sulle orme dei compagni di marca, mentre Canavesi, ha forse troppo preteso dal suo motore, ed ha dovuto abbandonare dopo un brillantissimo inizio; i record sul giro restano assegnati a Cortese per la 2000 cmc in 17’07” (record assoluto) e a Marinoni per la 1500 in 17’25”.
Il successo dell’Alfa Romeo, ottenuto dopo una lotta duramente combattuta, e tenuto conto delle altissime medie conseguite sul durissimo percorso, depone una volta di più sulle brillantissime qualità del recente prodotto della grande Casa milanese, che non trovando più alcun avversario diretto nella sua categoria, può attaccare validamente i migliori avversari della categoria maggiore. Nella classe 1100 cmc l’Amilcar di Zampieri ha dovuto cedere il passo alle meno veloci ma più regolari e resistenti Salmson di Biondetti e Alicardi, che scomparso il leader per incidenti al motore, hanno lottato con vivo accanimento per il successo di categoria; il più esperto Biondetti ha avuto la meglio sul rivale e compagno di marca, e la sua vittoria è stata accolta con manifesti segni di simpatia. Nella classe oltre i 2000 cmc la Chrysler di Pierazzi non ha avuto avversari, ed ha finito la corsa con bella regolarità.
Le classifiche:
Categoria 1100 cmc:
1)Biondetti su Salmson in 3h.19’51”, alla media di km 67.546;
2)Alicandri su Salmson in 3h.29’55”1/5.
Categoria 1500 cmc:
1. Marinoni su Alfa Romeo in 2h.56’44” alla media di km 76.380;
2. Presenti su Alfa Romeo in 2h.58’58”2/5.
Categoria 2000 cmc:
1. Cortese su Itala in 3h.00’34” alla media di km 74.374;
2. Balestrero su O.M. in 3h.05’08”2/5;
3. Piolanti su O.M . in 3h.09’37”.
Categoria oltre i 2000 cmc:
1. Pierazzi su Chrysler in 3h.13’16” alla media di km 69.851.
( Da “L’Auto Italiana”, Agosto 1927)
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