Giulio Masetti non sarebbe stato presente al via della VI Coppa del Montenero il Ferragosto del 1926. Il grande pilota fiorentino era morto in aprile durante la diciassettesima edizione della Targa Florio, gara che aveva vinto per due volte, schiacciato nel cappottamento della sua Delage contrassegnata dal numero 13. A Livorno la gara era un monologo della rossa Itala di Materassi, sempre al comando dall’inizio alla fine, che precedeva Bruno Presenti e la piccola, petulante Salmson 1100 di Baconin Borzacchini. Al Montenero faceva il suo debutto anche un giovane gentleman livornese destinato a scrivere una pagina di storia automobilistica: Franco Cortese.
Nell’occasione Cortese non aveva molta fortuna, visto che già all’abbassarsi della bandiera dello starter, per l’occasione lo stesso Ciano, la sua Itala mod.61 perfettamente turistica non partiva e veniva parcheggiata a fianco della strada mentre il meccanico provvedeva a cambiare le candele avviandosi con un notevole ritardo. Franco Cortese avrebbe avuto la sua rivincita vent’anni più tardi, il 25 maggio 1947, passando alla storia per aver conquistato la prima storica vittoria per la Ferrari al Circuito delle Terme di Caracalla a Roma.
(Da: Maurizio Mazzoni: “Lampi sul Tirreno”, Firenze 2006)
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