Dalla mostra
"Tazio a Quercianella
Nuvolari a Livorno"
a cura di Luigi Ciompi
Estate 2001
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VI CIRCUITO DEL MONTENERO (1926)
La Coppa Montenero, alla sua sesta edizione, si è affermata la corsa automobilistica che maggiormente attira pubblico e concorrenti. Le difficoltà naturali del circuito che si snoda lungo il mare e per la verdeggiante collina del Castellaccio, la data del 15 agosto favorevole all’esodo dalle città dell’interno, una efficace pubblicità a mezzo della stampa di un indovinato cartello reclame, le riduzioni ferroviarie del 50%, la certezza di una organizzazione modello e infine la dotazione di L.100.000 di premi, sono tutti coefficienti che hanno indubbiamente contribuito al successo della manifestazione.
Successo pieno, incontrastato, riconosciuto dalle migliaia di spettatori - circa 30.000 concentrati un po’ dappertutto lungo il bel circuito - dai concorrenti, dalla stampa, dalle autorità intervenute e sanzionato recentemente da una speciale deliberazione della Commissione Sportiva dell’Automobil Club d’Italia, della quale l’ Automobile Club di Livorno è legittimamente orgoglioso.
Il fondo stradale era stato migliorato lungo tutto il percorso.
L’Automobile Club di Livorno ha trovato nelle Amministrazioni della Provincia e del Comune, collaboratori preziosi. Tutti i records sono stati battuti e non solo dalle macchine di maggior cilindrata, ma anche dalle piccole 1100 di Borzacchini e di Fagioli. Nel 1925 Materassi vinceva la V Coppa Montenero in 3h.16’40”3/5, nel 1926 due Salmson battevano questo tempo con Borzacchini in 3h.3’24” e Fagioli in 3h.16’19”1/5. Il record sul giro, detenuto dal Conte Carlo Masetti in 18’8”, veniva battuto dal vincitore della gara Materassi in 17’11”, da Maggi in 17’43”1/5, da Presenti in 17’47”4/5, da Mazzotti in 17’55”4/5, da Antonelli in 17’57”1/5 e da Borzacchini in 18’3”3/5.
La presenza di 29 partenti per 41 iscritti, dava alla competizione una bella fisionomia di battaglia e particolarmente atteso era il duello fra i due assi Materassi e Maggi. Il guidatore della Bugatti doveva cedere di schianto subito dopo il primo giro compiuto nell’ottimo tempo di 18’43”1/5 di fronte al fiorentino che in 18’14”1/5 piombava alle sue spalle proprio sul traguardo e dopo un centinaio di metri lo sorpassava per prendere decisamente il comando della gara. Il conte Maggi si lasciava prendere dallo sconforto e rinunciava al duello dopo aver constatato che la sua macchina non rispondeva alla sua volontà.
Nella categoria 1100 si affermava decisamente Borzacchini seguito fino al 3° giro dal coraggioso Saetti che riusciva a girare in 19’13”. Ma la Senechal dell’ex campione motociclista non poteva resistere al treno imposto dalle due Salmson e Fagioli prendeva il secondo posto girando ad una media inferiore ai 20 minuti. Zampieri, compiendo una gara giudiziosa, senza chiedere alla sua Amilcar sforzi superiori, girava sulla media di 20 e mezzo e prendeva il terzo posto.
La 1500 ha girato piano ed anche il vincitore Valpreda ha un solo giro inferiore ai 19. Il ritiro di Pecoraro, in seconda posizione, ha favorito Caliri che ha compiuto una corsa regolarissima.
Nella categoria massima il vincitore Materassi ha girato sempre a tempo di record con un massimo di 17’46”3/5, senza un arresto lungo i 225 km.
Per molti è stata una sorpresa la corsa di Presenti che è riuscito a portare la sua Alfa a soli 5 minuti dal vincitore; ma coloro che conoscono le ottime doti di guidatore del gentleman fiorentino e la sua giudiziosa condotta in ogni gara, hanno pienamente giustificato il suo posto di secondo assoluto. Presenti ha un massimo di 18’23”2/5 sul primo giro e un minimo di 17’47”4/5, ciò che dimostra la sua regolarità di corsa nel tortuoso percorso.
Non possiamo passare sotto silenzio la gara condotta dal livornese Franco Cortese, partito con la normale Itala 61 di serie, il campione dell’Automobile Club di Livorno, attardato in partenza dal cambio di una candela, ha girato poi sempre in meno di 19’, un tempo che era possibile ottenere soltanto con virtuosismi di guida in un percorso che si presta, con le sue molteplici curve, alle acrobazie del volante.
Se Cortese avesse potuto pilotare una macchina più veloce, è certo che Materassi si sarebbe trovato in lotta con un audace e insospettato competitore.
La Ceirano è scesa in lotta con le normali macchine da turismo ed era naturale che nella Montenero non potesse aspirare se non ad una affermazione, ciò che del resto è avvenuto per merito di Beccaria, Pavesio e Pieranzi. Riteniamo pertanto che Beccaria avrebbe potuto girare anche un po’ più veloce dei suoi compagni di marca.
La commissione Sportiva ha omologato il risultato della corsa con un elogio agli organizzatori ed ecco pertanto la classifica ufficiale:
Categoria 1100 n° 8 partenti:
1. Borzacchini (Salmson), in 3h.3’24”, media km 73.609;
2. Fagioli (Salmson), in 3h.16’19”1/5;
3. Zampieri (Amilcar), in 3h.28’23”;
4. Marino (Marino), in 3h 32’41”3/5;
5. Saetti (Senechal), in 3h.34’5”2/5.
Ritirati: Spongia (Salmson), 6° giro; Barbieri (Amilcar), 2° giro; Sartorio (Gar), 2° giro.
Giro più veloce: Borzacchini, il 7° in 18’3”3/5, media km 74.750.
Categoria 1500 n°9 partenti:
1. Valpreda (Chiribiri), in 3h.11’19”1/5;
2. Caliri (Bugatti), in 3h.13’52”3/5;
3. Stefanelli (Bugatti), in 3h.15’27”;
4. Beccaria (Ceirano), in 3h.19’58”;
5. Ciangherotti (Aurea), in 3h.30’43”2/5;
6. Pavesio (Ceirano), in 3h.39’49”.
Ritirati: Mazzacurati (Chiribiri), al 1°giro; Pecoraro (Bugatti), al 10°giro; Pieranzi (Ceirano), al 10° giro.
Giro più veloce: Pecoraro il 9° in 18’27”3/5, media km 73.131.
Categoria oltre 1500 n° 12 partenti:
1. Materassi (Itala), in 2h.55’19”2/5 media km 77;
2. Presenti (Alfa Romeo), in 3h.00’5”;
3. Mazzotti (Bugatti), in 3h.6’5”2/5;
4. Cortese (Itala), in 3h.10’46”;
5. Antonelli (Bugatti), in 3h.18’16”3/5.
Ritirati: Aimini (Diatto), 4°giro; Bertocci (Alfa Romeo), 5°giro; Maggi (Bugatti).
(Da “A.C.I.”, Rivista dell’Automobil Club Italiano 1926 )
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VI CIRCUITO DEL MONTENERO (1926)
Ad una settimana dalla manifestazione abruzzese i nostri migliori gentlemen si sono nuovamente misurati in una severa contesa, il circuito di Montenero; ma la vicinanza dei due avvenimenti, ha nuociuto sensibilmente al secondo, poiché molti concorrenti reduci della Coppa Acerbo, non hanno potuto rimettere a punto le macchine, né tampoco allenarsi sul difficile e pesante percorso della gara livornese.
Il nuovo ed attesissimo incontro tra Aimo Maggi e Emilio Materassi, sul quale si può dire che convergesse tutto l’interesse della corsa, è mancato completamente, poiché subito dal secondo giro la Bugatti di Maggi era costretta al ritiro lasciando incontrastato il campo all’Itala di Materassi, che ha potuto così marciare tranquillamente verso il successo senza più essere inquietato dagli altri concorrenti.
Materassi ad ogni modo, aveva saputo dimostrare una certa superiorità sullo stesso Maggi, guadagnandogli mezzo minuto; e ancora in seguito, benchè non necessitasse assolutamente, ha saputo stabilire il nuovo record assoluto sul giro più veloce alla media di km 78.654, migliorando di quasi un minuto il record stabilito da Masetti.
La lotta per il secondo posto è stata accanita, specialmente fra il gruppo dei bugattisti; ma nessuna delle azzurre macchine in corsa non ha dovuto lamentare qualche guaio piccolo o grave, cosicchè dopo una corsa ammirevole per regolarità, l’Alfa Romeo di Bruno Presenti ha meritatamente conseguito il secondo posto assoluto.
Veramente encomiabile è apparsa la corsa compiuta da Borzacchini su Salmson 1100 cmc classificatosi al terzo posto assoluto, dopo aver quasi eguagliato il record di Masetti; Borzacchini ha saputo sfruttare al massimo la sua piccola e veloce vetturetta, lottando strenuamente per il secondo posto, mancatogli per soli 3 minuti.
Nella corsa delle 1500 cmc, conclusasi col successo di Valpreda su Chiribiri, nessun concorrente ha brillato in modo particolare, anzi è stata la corsa meno emozionante e i cui risultati sono tutt’altro che consolanti; indubbiamente la mancanza di preparazione ha grandemente nuociuto, e solamente Pecoraro, con la sua vecchia Bugatti ha saputo movimentare un po’ la corsa, sino a quando è stato costretto al ritiro. Fra gli altri concorrenti, si sono distinti Mazzotti e Antonelli frequentemente fermi al box, Fagioli e Marino nelle piccole cilindrate, e l’ex motociclista Saetti apparso forse sin troppo irruente.
L’organizzazione è stata giudicata soddisfacente, il pubblico era numeroso e disciplinato.
Classifica generale
1. Materassi Emilio su Itala (media km/h 77 ), in 2h.55’19”2/5;
2. Presenti Bruno su Alfa Romeo, in 3h.00’55”;
3. Borzacchini Baconin su Salmson, in 3h.03’24”;
4. Mazzotti Franco su Bugatti, in 3h.06’05”2/5;
5. Cortese Franco su Itala, in 3h.10’46”;
6. Valpreda Federico su Chiribiri, in 3h.11’19”1/5;
7. Caliri Antonio su Bugatti, in 3h.13’52”3/5;
8. Stefanelli Ugo su Bugatti, in 3h.15’27”;
9. Fagioli Luigi su Salmson, in 3h.16’19”1/5;
10. Antonelli Domenico su Bugatti, in 3h.18’16”3/5;
11. Beccaria Luigi su Ceirano, in 3h.19’58”;
12. Zampieri su Amilcar, in 3h.28’23”;
13. Ciancherotti su Aurea, in 3h.30’43”2/5;
14. Marino su Marino, in 3h.32’41”3/5;
15. Saetti su Senechal, in 3h.34’05”2/5;
16. Pavesio su Ceirano, in 3h.39’49”.
Giro più veloce Materassi (Itala) il 6° in 17’11” media km 78.564.
Classifica per classi:
Classe oltre 1500 cmc:
1. Materassi Emilio su Itala in 2h.55’19”2/5, media km 77 all’ora;
2. Presenti su Alfa Romeo, in 3h.00’55”;
3. Mazzotti su Bugatti , in 3h.06’05”2/5;
4. Cortese su Itala 61, in 3h.10’46”;
5. Antonelli su Bugatti, in 3h.18’16”3/5;
Classe 1500 cmc:
1. Valpreda su Chiribiri in 3h.1’19”1/5 media km 70.562;
2. Caliri su Bugatti, in 3h.13’52”3/5;
3. Stefanelli su Bugatti, in 3h.15’27”;
4. Beccaria su Ceirano, in 3h.19’58”;
5. Ciancherotti su Aurea, in 3h.30’43”2/5;
6. Pavesio su Ceirano, in 3h.39’49”.
Giro più veloce Pecoraro (Bugatti) il 9° In 18’27”3/5, media km 73.131.
Classe 1100 cmc:
1. Borzacchini su Salmson (media km.73.609), in 3h.03’24”;
2. Fagioli su Salmson, in 3h.16’19”1/5;
3. Zampieri su Amilcar, in 3h.28’23”;
4. Marino su Marino, in 3h.32’41”3/5;
5. Saetti su Senechal, in 3h.34’05”2/5.
Giro più veloce Borzacchini (Salmson) il 7° in 18’03”3/5, media km 74.750.
(Da “L’Auto Italiana”, 31 agosto 1926)
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