IIIa Coppa del Mare (8 Agosto 1926)
Nel 1926 l'Auto-Moto Club Livorno scopriva un nuovo tracciato, la salita del Gabbro, sul quale venne fatto disputare il 14 marzo il Campionato sociale sia per moto sciolte che per i sidecar; si laureavano campioni sociali Mario Gargani per le moto ed Alcide Manna nei sidecar, ma la città lavorava intanto alacremente per le gare della Settimana Motoristica estiva, auto e moto.
1926 - 14 marzo
Campionato Sociale A.M.C.Livorno
Salita del Gabbro (4,250 km)
Categoria Motocicli
1) GARGANI Mario, su Indian 5'.53''.4/5 (media 43,244 km/h).
Categoria Sidecar
1) MANNA Alcide, su Indian 6'.50''.2/5 (media 37,280 km/h).
2) BICCHI Mario, su Harley Davidson 7'.14''.4/5
La terza edizione della Coppa del Mare fu sicuramente una manifestazione senza un briciolo di fortuna. Intanto la gara era stata limitata quale prova unica valida per il Campionato Toscano Gentlemen . Magari questo avrebbe ancora potuto fornire l'occasione per vedere gare appassionanti, combattute con spirito sportivo, senza gli interessi industriali e reclamistici delle gare per professionisti, ma la prova venne messa in Calendario per l'otto di agosto, in pratica in pieno periodo di ferie, quando i piloti non professionisti sarebbero stati in vacanza con le proprie famiglie, costretti più ad obbedire ai desideri delle mogli, armate di battipanni, di quanto non lo fossero magari i piloti accasati verso gli ordini di scuderia. Cosicchè solo undici piloti inviarono la loro iscrizione alla gara livornese. Ma le disgrazie non erano ancora finite! Pochi minuti prima dell'ora stabilita per la partenza un terribile nubifragio si scatenava sulla città, allagando in diversi punti il circuito, che per l'occasione era stato limitato alla sola zona cittadina escludendo il tratto di montagna, rovinando il tracciato e togliendo in concreto ogni velleità di prendere il via ai già scarsi iscritti.
La Giuria deliberava di ritardare di mezz'ora la partenza e di ridurre i giri da compiere da venti a dieci a causa dei danni provocati al percorso, ma solo quattro coraggiosi risposero all'appello del direttore di gara Emanuele Tron, presidente dell'AMC Livorno, quattro piloti che meritano una citazione per il solo fatto di essere rimasti soli a difendere l'onore dello sport contro il maltempo: Wuat su Junior, Giorgetti su Bianchi, Gabba e Bianchi su Garelli, che all'orario stabilito presero il via agli ordini
del cronometrista ing. Giovanni Ghio davanti alle grandi tribune spazzate dalla pioggia sulle quali erano radunati pochissimi coraggiosi, mentre una violenta mareggiata flagellava il lungomare.
Già al primo giro appariva il livornese Wuat per una caduta che, incruenta per il pilota, danneggiava però seriamente la moto con la rottura dello sterzo della sua Junior. Al secondo giro Bianchi restava vittima di una foratura alla ruota posteriore e perdeva circa
venti minuti per sostituire la camera d'aria, ripartendo irrimediabilmente distaccato dai primi. La lotta si manteneva comunque viva fra la Bianchi di Giorgetti e la Garelli di Gabba, con Giorgetti al comando con circa due minuti di vantaggio alla fine del terzo giro, quando la sua moto denunciava problemi alle punterie che la rallentavano fino a costringere il pilota al ritiro. La gara a questo punto non aveva più storia, con Gabba al comando
e Bianchi secondo, ma lontanissimo. Poi, per concludere una giornata veramente iellata, Bianchi scivolava al quinto giro ed era costretto al ritiro, cosicchè Gabba restava il solo pilota in gara, costretto a girare solo soletto per cinque giri, fino al termine dei settantacinque chilometri in programma. Comunque Gabba onorava il suo impegno facendo registrare all'ottavo giro, quando era ormai solo in gara, il suo miglior tempo in 6'.22'', più lento di appena un quinto di secondo del giro record di Giorgetti.
L'organizzazione era state ottima, come ormai l'Auto Moto Club Livorno aveva abituato, ma questa volta il maltempo aveva messo tutti al tappeto indistintamente dal presidente Tron al valoroso gruppo dei suoi collaboratori Cavallini, Salvadori, Benedetti, Polese e Perdera, anzi aveva messo in ginocchio tutta la città
sconvolta dal nubifragio tanto da dover rinunciare a tutte le manifestazioni in programma per l'Estate Livornese prima fra tutte l'attesissima Regata dei Gozzi che venne rinviata alla domenica successiva.
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