Dalla mostra
"Tazio a Quercianella
Nuvolari a Livorno"
a cura di Luigi Ciompi
Estate 2001
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XV CIRCUITO DEL MONTENERO – COPPA CIANO (1935).
VIGILIA DI UNA GRANDE BATTAGLIA DI MOTORI
LA XV COPPA CIANO SUL CIRCUITO DEL MONTENERO.
Nell’incantevole scenario di uno dei più suggestivi e difficili circuiti d’Italia al cospetto del cerulo Tirreno, sulle pendici del meraviglioso percorso migliaia e migliaia di spettatori seguiranno come negli scorsi anni, in una atmosfera di trepidazione e di entusiasmo le fasi della grande competizione che, ormai alla sua quindicesima edizione è la nostra classica manifestazione, e che, dopo il Gran Premio di Germania e immediatamente antecedente alla Coppa Acerbo, segna la ripresa delle grandi prove automobilistiche nazionali. Sono ben note le difficoltà del Circuito Labronico, che va da Ardenza Mare a Castellaccio per Montenero e Savolano, circuito che sarà chiuso al traffico e della lunghezza di appena venti chilometri. Questo brevissimo percorso, da percorrersi nel senso di marcia delle lancette dell’orologio, verrà ripetuto otto volte dalle macchine con cilindrata fino a 1100 cmc. e 12 volte per quelle della classe oltre 1100. Nello scorso anno, la corsa ebbe alterne vicende che tennero desta fino all’ultimo la intensa attenzione della folla. Al primo secondo e terzo giro, Nuvolari fu primo: al quarto giro, Moll prese il comando della corsa, mentre Varzi seguiva con metodo il suo inseguimento. Al quinto giro Nuvolari, tra una frenesia d’applausi saetta sul rettilineo di fronte al mare, curvo sul volante, avendo impiegato un’ora 10’32” e percorso il giro in 13’57”. Moll è secondo con un’ora 10’43” distaccato di undici secondi dall’asso italiano. Ed ecco Varzi che è terzo e ha superato Trossi portandosi a 56 secondi da Nuvolari. Ora anche Varzi incalza e si preannuncia una battaglia formidabile. Trossi, che mostra di non forzare troppo, è quarto in un’ora 11’48”.
Al sesto giro, le sorprese si succedono. Nuvolari non è più primo. Moll passa al comando dopo metà corsa in un’ora 24’33” (media 85.153). Nuvolari è in netto ritardo arrivando in un’ora 24’54”. Passando davanti ai box, accenna alle difficoltà che accusa allo sterzo: la folla vagamente intuisce che forse Nuvolari perderà la partita.
Varzi compie il sesto giro in 13’47” 2/5 quasi uguagliando il record del terzo giro di Moll. Tempo totale di Varzi un’ora 25’14” con un distacco di quarantuno secondi dal francese. Trossi è tagliato fuori dalla lotta per il primo posto.
Al settimo si profila il duello Moll-Varzi. Ecco i tempi di questo giro: Moll 1.38’31” ,Varzi 1.39’6”.
L’inseguimento di Varzi è fantastico: all’ottavo giro i trentacinque secondi di distacco si riducono a ventotto. La folla segue la progressiva marcia di Varzi con un intensità spasmodica. Ma la corsa, al nono giro registra un attardo di Varzi che porta il ritardo su Moll da ventotto secondi a trentatrè: al decimo giro, di sorpresa, in sorpresa. Varzi piomba alle spalle di Moll riducendo il distacco a soli nove secondi.
E le sorti della gara si concludono con la vittoria del campione italiano, tra gli applausi frenetici dell’immensa folla.
Quest’anno avremo, alla XV Coppa Ciano, l’atteso nuovo confronto fra Alfa Romeo e la Maserati, confronto che si preannunzia dei più interessanti in quanto alle vecchie, ma sempre in efficienza macchine della casa milanese, sarà contrapposto l’ultimo tipo della Maserati, la otto cilindri. Nella classe oltre i 1100 cmc. si assisterà certamente ad una corsa interessantissima per la presenza di Tazio Nuvolari e di un folto gruppo dei suoi degni competitori, nella categoria fino a 1100 cmc. la lotta non sarà meno emozionante. In questa classe la “Scuderia Subalpina” farà prendere il “via” ad una nuova monoposto Maserati che avrà come suoi diretti competitori la “M.G.” del romano Cecchini e quelle di Dodley e di Tongue.
Gli iscritti.
1.Cecchini Raffaele (M.G.1100); 2.Tuffanelli Beppe (Maserati 1100); 3. Bianco Ettore (Maserati 1100); 4. Ferrara Albino (Fiat 1100); 5. Cussini Mario (Rocca 1100); 6. Musso Luciano (Fiat 1100); 7. Bergamini Moris (Maserati 1100); 8. Scuderia Subalpina (Maserati 1100); 9. Villoresi Luigi Emilio (Fiat 1100); 10. Rovere Luigi (Maserati 1100);11. Tongue R.E. (M.G. 1100); 12. Dodley Froy (M.G.1100); 13. Magistri Costantino (Alfa Romeo 2300); 14.Cornaggia Medici Giovanni M. (Alfa Romeo 2000); 15. “Mablot” (Bugatti 2500); 16.Minozzi Giovanni (Alfa Romeo 2300); 17. Ruesch Hans (Maserati 2500); 18. Minozzi Giovanni (Alfa Romeo 2300); 19. Nuvolari Tazio (Alfa Romeo 2300); 20. Dreyfus Renè (Alfa Romeo 2300 ); 21. Brivio Antonio (Alfa Romeo 2300); 22. Scuderia Ferrari (Alfa Romeo 2300); 23. Scuderia Subalpina (Maserati oltre 3000); 24. Scuderia Subalpina (Maserati oltre 3000); 25. Grestini Pio (Bugatti 2000); 26. Piccolo Cucinotta Letterio (Maserati 2500); 27. Pages Luigi (Alfa Romeo 2600); 28. Broock Renè (Bugatti 1500); 29. Chambost Albert (Maserati 3000).
(Da “R.A.C.I.” Settimanale del Reale Automobil Club Italiano, n°31, 1 Agosto 1935)
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XV CIRCUITO DEL MONTENERO – COPPA CIANO (1935)
Era ben naturale che la sola presenza di Nuvolari, già idolatrato dalle folle, ne richiamasse sul Circuito del Montenero ancora con maggiore intensità, dopo la sua grandiosa vittoria della domenica precedente al Nurburg Ring. Questa atmosfera di apoteosi ha caratterizzato così la XV Coppa Ciano ed è superfluo ogni altro commento generico. La semplice cronaca sarà più che sufficiente per dire quale è stato il successo veramente rilevante della riunione.
La novità di quest'anno, che chiameremo topografica, consiste nell'aver soppresso la grande curva intorno al boschetto dell’Ardenza che i concorrenti compivano dopo esser passati dinanzi al traguardo, tagliando longitudinalmente in due il rettilineo d’arrivo ed obbligando i corridori a percorrere, arrivando, il lato verso il mare e le tribune e ripartendo dopo aver girato di 180°, il lato verso il quadro dei tempi e la “barcaccia” dei cronometristi. La fila dei box era collocata sull'asse divisorio longitudinale e sulla lunga e stretta terrazza sovrastante acconciati sotto variopinti ombrelloni da giardino, noi giornalisti. Un ponticello mascherato congiungeva questa costruzione avanzata col castello principale retrostante, col boschetto, buvette, ecc. Scenograficamente non si poteva far di meglio. Gli alberi, il mare ed il sole completavano l’opera degli organizzatori.
Diremo subito che tutti i servizi hanno funzionato alla perfezione. Altoparlante frequentissimo, chiaro, sollecito ed anche... spiritoso. Cronometraggio rapidissimo e preciso con comunicazione immediata ai giornalisti dei tempi e delle classifiche di tutti, giro per giro, merito particolare dei signori Mazier, Ghio e Cionini.
Nell'attesa della preparazione della partenza, attira la generale attenzione ed ammirazione un esemplare della nuovissima Fiat 1500 aerodinamicissima già targata col numero di Livorno.
Si allineano per la partenza: nelle prime linee i concorrenti della categoria maggiore (da oltre 1100 cmc.): Magistri, Cornaggia, Brivio, Minozzi, Nuvolari, Pages, Dreyfus, Barbieri e Trossi su Alfa Romeo, Cucinotta, Ruesch, Chambost, Soffietti e Siena su Maserati, Brooke e Crestini su Bugatti; nella categoria minore: Pietro Ghersi, Bianco, Tuffanelli e Bergamini su Maserati, Villoresi, Ferrara e Musso su Fiat, Duclley e Tongue su M.G. e Panzacchi su Rocca. In totale 26 partenti: 16 nella classe maggiore e 10 nella minore.
Noti si sono presentati alla partenza quattro soli degli iscritti, notevole tra queste defezioni solo quella di Cecchini il valoroso campione della classe 1100 dello scorso anno. Mentre i concorrenti si mettono a posto giungono, salutati dagli inni e dagli applausi della folla che gremisce le tribune, le LL. EE. Costanzo e Galeazzo Ciano, la contessa Edda Ciano Mussolini, S. E. Teruzzi, S. E. Buffarini, il gr. uff. Maggioni, Direttore Generale del R.A.C.I. in rappresentanza di S. A. R. il Duca di Spoleto. l'on. Lando Ferretti ed un folto stuolo di altre personalità e Autorità. S. E. Costanzo Ciano passa poi tra i concorrenti salutandoli uno per uno e particolarmente si sofferma con Nuvolari e vediamo che paternamente gli dà colla mano sulla spalla ed accenna una amorevole tirata d'orecchi, evidentemente congratulandosi per la sua recente strepitosa vittoria germanica.
Con dieci minuti di ritardo sull’ora fissata dal programma. alle 13.40, la macchina pilota che nota gentile ha al volante la signora Ajello, moglie dei Segretario Federale con a fianco un’altra signora, i ventisei frementi e rombanti corsieri si avviano verso la curva a 180, e ripassano nella corsia posta tra i box e la grande tribuna delle segnalazioni. Una delle signore sventola una bandierina, la macchina pilota si trae da parte e la muta si slancia e sparisce lungo la via per il Montenero. Ultimo a partire è Brooke su Bugatti che poi vedremo arrivare quando già sei concorrenti hanno compiuto il secondo giro, si fermerà al box e si ritirerà.
Dopo tanto fragore nella zona delle tribune regna la calma.
Un fresco venticello viene dal mare, che scintilla dinanzi a noi, mentre il cicaleccio del pubblico che occupa le tribune erette ai due lati di quella d’onore domina solo sovrano.
Dieci minuti di calma e poi l’altoparlante annuncia che è in arrivo Brivio, e passa infatti subito vivamente applaudito. Ha compiuto il primo giro in 13’47”. Dieci secondi dopo passa Nuvolari e lo seguono Siena, Barbieri, Trossi, Soffietti e Minozzi. Arriva Magistri che si ferma al box per 1’20” per cambiare le candele. Dopo farà una bellissima gara. Seguono Ruesch, Dreyfus e Charnbost. In gruppo arrivano Pages, Ghersi Pietro (primo a passare della categoria minore), Bianco e Tuffanelli.
Segue Cornaggia e poi gli altri della 1100: Bergamini, Musso, Villoresi, Dudlley, Tongue, Panzacchi e Ferrara. Ultimi due della categoria maggiore, Crestini su Bugatti si ritirerà dopo il secondo giro essendo uscito di strada fortunatamente senza danni personali e Cucinotta.
Un quarto d’ora di calma e poi ricominciano i passaggi dei secondo giro. E' in testa ancora Brivio ma Nuvolari lo incalza a soli 5”, segue Siena, indi Trossi che ha sorpassato Barbieri, Dreyfus che ha guadagnato quattro posti, Soffietti che si ferma al box per 3’, Ruesch e Minozzi. Indi i tre della 1100, Ghersi, Bianco e Tuffanelli, poi Chambost che si ferma al box per 2’, Magistri e Pages. Ancora Bergamini e Tongue della 1100 intramezzati da Cornaggia; tre minimi: Musso, Villoresi e Dudlley: Cucinotta, Ferrara con la sua Balilla, Panzacchi con la Rocca, si ferma al box per 3’. Tra il secondo ed il terzo giro sono soli cinque minuti di respiro ed ecco annunciati già da lungo il percorso arrivare primo Nuvolari freneticamente applaudito, seguito da Brivio a 8”. Segue Trossi che ha sorpassato Siena e questi tre continueranno così nei primi tre posti fino alla fine. Seguono Barbieri, Dreyfus, Ruesch e Minozzi. Indi Tuffanelli e Bianco (Ghersi si è ritirato) che resteranno fino alla fine al primo ed al secondo posto della categoria minore. Seguono Magistri, Cornaggia, Pages ecc.
Da rilevare la bella tenuta di gara del conte Trossi ,che era giunto a Livorno all'ultimo momento tanto che il programma stampato non portava nemmeno il suo nome e non aveva potuto fare che una semplice ricognizione dei per, corso. Nella categoria minore il cambiamento nella situazione dei primi giri era dovuto prima al ritiro di Ghersi la cui macchina nuova non era ancora evidentemente a punto ed all’uscita di strada di Bianco, della cui eroica condotta riparleremo.
In questo giro Nuvolari ha battuto il tempo di Moll dello scorso anno. Il compianto algerino impiegava per il giro più veloce della riunione 13’47” alla media di Km. 87.060. Ora Nuvolari pur essendo reso il circuito più difficile per la curva della ripresa sul traguardo, ha impiegati 13’31’’2/5 alla media di Km. 88.735. Ma non è che la prima bravura del nostro grande asso. Egli pur avendo la vittoria in tasca dà sempre tutto se stesso ed andrà continuamente accelerando.
Vedremo così al quinto giro battere il suo stesso record sul giro del 1933 che era di 13’27’’4/5, Km. 89.130. Ora impiegherà 13’23”, Km. 89.663. E poi ancora al 7° giro: 13’22” e 2/5, Km. 99.730. All’ 8°: 13’19”3/5, Km. 90.045, ed al decimo: 13’15”4/5, Km. 90.474. Nelle posizioni con gli altri al quarto giro Dreyfus prende il quinto posto seguito da Barbieri e Ruesch che al quinto giro non ripasseranno più. Tuffanelli, primo della 1100 è ottavo. Seguono Minozzi, Bianco (secondo della 1100), Magistri, Cornaggia, Pages, ecc.
Ai passaggi al 5°, 6° e 7° giro le posizioni restano quasi invariate. Siena fa segni al treno posteriore della macchina e non passerà più. Anche la sua macchina all’ottavo giro era andata fuori strada rovinandosi. Lo vedremo ritornare a piedi. Nei primi posti fino alla fine resteranno nell’ordine: Nuvolari, Brivio, Trossi, Dreyfus e Magistri.
Alla fine dell’ottavo giro, che è l’ultimo per la categoria minore, arrivano e si classificano nell'ordine: Tuffanelli (che in quel momento era quinto assoluto) e Bianco con le Maserati e Villoresi e Ferrara con le Fiat. Da rilevare le bellissima vittoria del Tuffanelli che compiva il percorso in 1h.59’6”3/5 alla media di Km. 80.597 e batteva di gran lunga il vincitore dello scorso anno, Malaguti che, pure con Maserati, impiegava 2h.9’39”, media Km. 74.043.
Anche Villoresi, primo delle piccole Fiat impiegava un tempo minore di Mallucci dello scorso anno.
Gli altri sei concorrenti della categoria 1100 si ritiravano: Ghersi, come abbiamo già detto, al 2° giro, Panzacchi al 3. Dudley, Musso e Bergamini al quinto e Tongue al sesto.
Bianco, come abbiamo già detto, era uscito di strada ferendosi ad una spalla. Con tutto ciò si rimetteva in strada e tallonava Tuffanelli che era passato innanzi. Solo dopo l’arrivo e dopo che tutti lo avevano visto lieto e sorridente come se nulla fosse accaduto andava a farsi medicare al posto di soccorso ove cadeva svenuto e veniva condotto all’ospedale.
Nella maggiore categoria Soffietti continua a fermarsi al box e così pure Minozzi, ma le relative posizioni restano invariate per gli ultimi quattro giri, così come poi si classificheranno i nove arrivati.
Dell'organizzazione eccellente abbiamo già parlato ed essa è oramai tradizionale specialità del RACI di Livorno, del suo Presidente Cav. uff. Gino Giubbilei e dei suoi valorosi coadiutori signori Benedetti cav. Alberto, Ciano cav. Vittorio, Doccioli Corrado, Gargani rag. Mario. Polese cav. Piero, Salvadori Alberto, Torelli cav. Gino, Baroncini Modesto, Rougier ing. Achille, Vallebona Tiepolo, Falleni Ferruccio, Cerrai Guido, Domenici cav. Gastone e Filippi rag. Alberto.
(Roberto degli Uberti)
LE CLASSIFICHE :
Classe oltre 1100 cm. km 240:
1. Nuvolari Tazio su Alfa Romeo, in 2h.42’08”4/5, media Km. 88.808 (record precedente del 1933: Nuvolari su Maserati, in 2h.45’08’’, media Km. 87.198);
2. Brivio Antonio su Alfa Romeo, in 2h.44’06”;
3. Trossi Carlo Felice su Alfa Romeo, in 2h.48’23” e 1/5;
4. Dreyfus Renato su Alfa Romeo, in 2h.49’08”1/5;
5. Magistri su Alfa Romeo, in 3h.00’03”;
6. Chambost su Maserati, in 3h.09’30”;
7. Minozzi su Alfa Romeo, in 3h.16’29”;
8. Piccolo Cucinotta su Maserati, in 3h.19’25”3/5;
9. Soffietti su Maserati, in 3h.21’47”. Giro più veloce: il 10° di Nuvolari su Alfa Romeo, in 13’15”4/5, media Km. 90.474 (record precedente del 1933: Nuvolari su Maserati, in 13’27”4/5, media Km. 89.130).
Ritirati: Cornaggia al settimo giro; Ruesch al quinto; Brooke al primo; Pages al nono; Siena al nono; Barbieri al quinto; Crestini al terzo.
Classe 1100 cmc., Km. 160:
1. Giuseppe Tuffanelli su Maserati, 1h.59’06”3/5, media Km. 80.597;
2. Bianco su Maserati, in 2h.00’12”4/5;
3. Villoresi su Fiat, in 1h.11’06”e 3/5,
4. Ferrara su Fiat, in 2h.15’35”3/5. Giro più veloce: il quarto di Tuffanelli in 14’27”, media Km. 83.006. Record precedente: Landi su Maserati in 14’44”.
Ritirati: Ghersi al terzo giro; Dudley al sesto; Musso al sesto; Tongue al settimo; Panzacchi al quarto; Bergamini al sesto.
(Da “L’Auto Italiana” 10-20 Agosto 1935)
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XV CIRCUITO DEL MONTENERO – COPPA CIANO (1935)
Tazio Nuvolari vince la Coppa Ciano migliorando tutti i precedenti primati.
Al cospetto di una immensa folla, in un magnifico pomeriggio, e con un sole splendido che ha favorito lo svolgersi della manifestazione, si è svolta domenica la quindicesima edizione della classica corsa automobilistica Coppa Ciano sul Circuito del Montenero.
Nella tribuna d’onore assistevano il presidente della Camera S. E. Costanzo Ciano, il Ministro per la stampa e la propaganda S. E. Galeazzo Ciano, il Sottosegretario di Stato on. Buffarini Guidi, il Gen. Teruzzi, S. E. Bastianini, ambasciatore d’Italia a Varsavia, S. E. Tringali Casanova, Presidente del Tribunale Speciale, e tutte le autorità della città di Livorno. Era anche presente il Direttore Generale del R.A.C.I., S. E. Luigi Maggioni.
Alla competizione ha assistito una grande moltitudine di sportivi convenuti da ogni parte d’Italia.
La corsa, che ha avuto momenti assai emozionanti, si è conclusa con la vittoria di Nuvolari che, presa la testa al terzo giro, l’ha mantenuta fino al termine, indisturbato.
Prima della partenza S. E. Costanzo Ciano, accolto dall'Inno Reale, da “Giovinezza” e dagli applausi della folla, si avvicina alle vetture, saluta i piloti e si intrattiene con alcuni di essi domandano le intenzioni ed i proponimenti di battaglia e di vittoria. Le tribune sono gremite di folla; così pure lungo il percorso una moltitudine di appassionati saluta entusiasticamente il passaggio dei concorrenti.
Alle 15.35 circa la vettura pilota della signora Ajello, consorte del Federale di Livorno, inizia la marcia dell'impetuoso carosello al quale partecipano ventisei vetture, avendo dichiarato “forfait” quattro concorrenti. Le vetture seguono oltre la curva “a esse” per un centinaio di metri circa, poi la signora Aiello abbassa la bandiera e i corridori prendono il via effettivo.
Si attardano in partenza Tongue, su M. G., e Brooke, su Bugatti.
Al primo giro passa in testa Brivio, seguito a 10” e 3/3 da Nuvolari, nella cui scia sono Siena e Trossi. Evidentemente gli uomini della scuderia Ferrari , fra i quali si è insinuato Siena, che cederà poi al terzo giro alla insistenza di Trossi , si sono preoccupati soltanto di piazzarsi nelle posizioni avanzate prima di mostrare le proprie possibilità.
Ma subito dopo il primo giro il mantovano ha iniziato, pur senza forzare molto, l’inseguimento del compagno di scuderia ed al passaggio del secondo giro il distacco è di poco meno di 5”, che erano al terzo giro non soltanto soffiati dal mantovano ma diventati 8” di vantaggio. Nuvolari voleva probabilmente guadagnare il comando della gara ed una volta avutolo infatti ha datò al pubblico attimi di viva emozione ed ha dimostrato ancora una volta la sua audacia.
Nuvolari al terzo giro, nel sorpassare Brivio abbassava il “record” sul giro raggiunto l’anno scorso dal campionato Guy Moll con 13’ e 47” impiegando 13’31”2/5; ma rimaneva ancora imbattuto il “record” assoluto, detenuto da Nuvolari fin dal 1933 con 13’27”/5, alla media di Km 89.130, “record” che è caduto per mano dello stesso Nuvolari al quinto giro, col tempo 13’23”, alla media di Km 89.663.
Il mantovano, al settimo, all’ottavo ed al decimo giro riabbassa nuovamente il suo bel primato con i seguenti tempi e medie: 13’22”2/5, Km 89.730; 13’10’’ e 3/5, Km 90.045; 13’15”4/5, Km 90.474.
Nelle posizioni, subito i primi due, Siena ha tenuto fino al secondo giro, arditamente, il terzo posto, precedendo Trossi; ma poi quest’ultimo si è imposto e, guadagnato il terzo posto, non l’ha più lasciato fino alla fine.
Siena, invece, ha mantenuto il quarto posto, fino al settimo giro, ma, mentre stava compiendo l’ottavo, è uscito di strada ed ha dovuto abbandonare.
Dal quarto giro in avanti la gara è andata nettamente delineandosi agli effetti della sua conclusione, e, se si toglie l’incidente di Siena e la sfortuna di Minozzi, che più volte ha dovuto sostare per noie alle candele, la gara era conclusa prima ancora della metà di essa.
Al sesto giro le posizioni erano le seguenti: 1. Nuvolari, in 1h.21’43”; 2. Brivio, 1h.22’36”; 3. Trossi, 1h.23’23”; 4. Siena, 1h.24’49”; 5. Dreyfus, 1h.25’28”; 6. Minozzi, 1h.29’11”.
La gara delle 1100.
Nelle piccole cilindrate, uscito di gara al terzo giro Ghersi, che aveva preso il comando, si è fatto avanti Tuffanelli, seguito da Bianco, Bergamini, Tongue, Musso e Villoresi. Poi, eliminati per noie al motore, Bergamini, Tongue e Musso, passava al terzo giro, in quarta posizione Villoresi, mentre le tre prime piazze rimanevano immutate fino alla fine. Ottima la prova fornita da Tuffanelli, che ha compiuto anche il giro più veloce della sua categoria, il quarto, in 14’27”4/5 alla media di Km 83.006.
Dalla metà corsa alla fine nella categoria maggiore nulla di mutato. Le posizioni sono rimaste ferme e gli uomini della scuderia Ferrari, se togliamo gli scatti velocissimi di Nuvolari, hanno proseguito indisturbati nella loro affrettata passeggiata. Ottima prova hanno compiuto Brivio, Trossi e Dreyfus, nuovo, quest’ultimo, alla Montenero. Gli altri stranieri hanno piuttosto deluso.
Nella categoria fino alle 1100 su dieci partenti si sono avuti sei ritirati. Nella categoria maggiore sono partiti sedici concorrenti e ne sono arrivate nove. Queste percentuali dicono come sia severo il percorso.
L’organizzazione della Sede del R.A.C.I. di Livorno è stata esemplare. L’innovazione del dietro-front al traguardo ha interessato la folla ed ha consentito un più vasto campo di osservazione dello stile dei piloti
La folla ha risposto come sempre con il più vivo entusiasmo interessandosi alle vicende della corsa ed alle gesta dei campioni.
Le Classifiche:
(salvo omologazione C.S.R.A.C.I.)
Classe oltre 1100:
1. Nuvolari Tazio (Alfa Romeo), che impiega, a percorrere i dodici giri del circuito, pari a km. 240, 2h.42”4/5, alla media di km. 88.808;
2. Brivio (Alfa Romeo) in 2h.44’6”2/5;
3. Trossi (Alfa Romeo) in 2h.48’23”1/5;
4. Dreyfus (Alfa Romeo) in 2h.49’8”1/5;
5. Magistri (Alfa Romeo) in 3h.03”;
6. Chambost (Bugatti) in 3h.9’30”;
7 .Minozzi (Alfa Romeo) in 1h.16’29”4/5;
8. Piccolo-Cucinotta (Maserati) in 3h.19’25”3/5
9. Soffietti (Maserati) in 3h.21’17”.
Giro più veloce: il 10° di Nuvolari in 13’15”4/5 alla media di km. 90.474; nuovo record. Ritirati: Crestini al 3° giro, Barbieri e Reusch al 5°, Cornaggia al 7°, Siena all’8°, Pages al 9°.
Classe fino a 1100:
1. Tuffanelli Beppe (Maserati), che ha impiegato a percorrere gli otto giri del circuito, pari a km. 100, 1h.59’6”3/5, alla media di km. 80.597;
2. Bianco (Maserati) in 2h.00’52”4/5 ;
3. Villoresi (Fiat) in 2h.11’06”3/5;
4. Ferrara (Fiat) in 2h.15’3/5.
5. Giro più veloce: il 4° di Tuffanelli, 14’27”2/5, alla media di km. 83.006. Ritirati: Ghersi al 3° giro, Didley, al 3°, Cussin al 4°, Musso al 6°, Bergamini al 6°, Tongue al 7°. (Da “R.A.C.I” Settimanale dell’Automobil Club Italiano, n°32, 8 Agosto 1935)
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